Simbolo | He |
Numero atomico | 2 |
Massa atomica | 4.0026 |
Stato a 25°C, 1 atm | gas |
Aspetto | incolore |
C. elettronica | 1s2 |
Classificazione | non metallico |

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Voi umani avete un talento per non riconoscere quello che c’è di più abbondante in natura. Anche se, a vostra discolpa, devo dire che io sono sì il secondo elemento più diffuso nell’Universo dietro il mio cugino idrogeno, ma sono anche piuttosto raro sulla Terra. Ma nelle stelle ci sto bene e in abbondanza. Chi sono? l’elio, ovviamente.
Sono anche il secondo elemento più leggero e mi sono formato, come l’idrogeno, tre minuti dopo il Big Bang, quando la temperatura divenne sufficientemente bassa per permettere la formazione dei nuclei atomici.
Sono un tipo riservato, che lega molto poco con gli altri, e perciò mi avete chiamato gas nobile, sottintendendo un mio fare altezzoso, oppure gas inerte, che è un modo gentile per darmi del pigro. In realtà sono solo un solitario che non ama la compagnia degli altri elementi. Per questo ci avete messo così tanto a scoprirmi.
Per trovarmi infatti fu necessaria l’invenzione di una nuova tecnica, la spettroscopia, tra la fine del ‘700 e l’inizio dell’800, e non fu un chimico a scovarmi, ma un astronomo, anzi due, il francese Pierre-Jules-César Janssen (1824-1907) e l’nglese Sir Norman Lockyer (1836-1920) che, in modo indipendente puntarono i loro spettroscopi verso il sole durante l‘eclissi del 1868.
Sir Norman Lockyer Pierre-Jules-César Janssen
Quello che videro fu una linea gialla che nessuno aveva mai notato prima. Tutto qui? sì, tutto qui, perché in realtà è già tantissimo. Si sapeva da circa dieci anni, più precisamente dal 1859 dopo gli esperimenti di Bunsen e Kirchhoff, che ogni elemento emette luce di lunghezze d’onda caratteristiche, cioè di colori precisi che danno origine alle “righe” che già Fraunhofer aveva visto negli spettri luminosi.
Con la spettroscopia erano stati scoperti molti nuovi elementi, e si era visto anche che molti elementi terrestri erano presenti anche nel Sole, ma quella righina gialla che Janssen e Lockyer avevano trovato, quella proprio non c’era da nessuna parte.
Infatti corrispondeva a me, l’elio, il secondo elemento più abbondante nell’universo, e il secondo più leggero. E il primo a essere scoperto al di fuori del pianeta Terra.

Ora, per me la Terra è solo un puntino nell’Universo, ma pero voi sembra essere un posto speciale, quindi questa scoperta ha creato molto scalpore, così tanto che quando Lockyer e il chimico Sir Edward Frankland (1825-1899) dovettero decidere il nome da darmi, scelsero, con poca fantasia devo dire, quello del luogo dove mi avevano visto pre la prima volta, cioè il sole, in greco Ήλιος [hèlios].
Edward Frankland nel 1894 il dio Helios in un dipinto diAnton Raphael Mengs
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E sulla Terra?
Il primo a scovarmi fu Luigi Palmieri nel 1881, facendo sublimare alcune rocce eruttate dal Vesuvio e osservando i gas prodotti con lo spettroscopio. Però venni isolato come elemento puro solo nel 1895 da William Ramsay e indipendentemente dagli svedesi Per Theodor Cleve e Nils Abraham Langlet che mi osservarono nei gas prodotti da un minerale, la cleveite.
Luigi Palmieri William Ramsay Per Theodor Cleve
Un po’ di musica
U2, Staring at the Sun, Pop
Beatles, Here Comes the Sun, Abbey Road
Nevea Tears, Helium Queen, Do I Have To Tell You Why I Love You