Simbolo | H |
Numero atomico | 1 |
Massa atomica | 1.008 |
Stato a 25°C, 1 atm | gas |
Aspetto | trasparente |
C. elettronica | 1s1 |
Classificazione | non metallico |

Sono il più semplice degli elementi, con un solo protone nel nucleo, e il più leggero; sono il più abbondante nell’Universo, costituisco il 90% della massa della materia ordinaria, ma sulla Terra difficilmente mi troverete in forma pura, come molecola biatomica H2, anche se faccio parte di quasi tutti i composti organici e dell’acqua che vi è tanto preziosa.
Sono il più antico, il primo nato dopo il Big Bang, ma ci avete messo molti anni a scoprirmi, ero sotto il vostro naso, di fronte a voi, ma non riuscivate a vedermi.

Il primo che notò l’esistenza di un gas infiammabile fu Paracelso nel sedicesimo secolo, quando trattò dei metalli con acidi. Non capì però che ero io, nella mia forma molecolare e non pensò a me come a un elemento nuovo, non ancora scoperto.
Paracelso era un alchimista che cominciava a ragionare un po’ da chimico, mentre Robert Boyle fu uno dei primi chimici, che pensava alla scienza come una disciplina aperta e non come una pratica da tenere segreta come l’alchimia. Anche lui sperimentò con gli acidi e nel 1671 scoprì – di nuovo – che immergendo dei chiodi di ferro in acido solforico si sviluppava un gas, che constatò essere infiammabile, senza però rendersi conto di avere a che fare con un nuovo elemento.


Henry Cavendish era un tipo strano anzi, essendo ricco lo si dovrebbe definire “eccentrico”. Era un solitario, non amava il contatto con la gente, tutta la sua passione era rivolta alla scienza.
Nel 1766 trattò del mercurio con un acido e vide che si sviluppava del gas. Capì che ero una sostanza nuova, ma pensò che originassi dal mercurio, non dall’acido e mi chiamò aria infiammabile dai metalli.
Cavendish credeva ancora nella teoria del flogisto e pensò che io fossi proprio il flogisto che si liberava dal metallo. Facendomi reagire con l’aria deflogistizzata di Priestley concluse che “l’acqua è aria deflogisticata unita con flogisto in un rapporto in volume di 1:2”.
Fu Antoine-Laurent Lavoisier, il padre della chimica moderna, che ripetendo gli esperimenti di Cavendish a capì che ero un nuovo elemento e nel 1783 mi diede il nome che porto ancora oggi, idrogeno, il generatore d’acqua (dal greco ὑδρο- hydro e -γενής genes), perché, combinato con il mio compare ossigeno, esplodevo producendo acqua.

Un po’ di musica
Phish, I am Hydrogen, Live Phish Vol. 6