Questo video nasce da un’arrabbiatura. Qualche giorno fa, navigando sui social, mi sono imbattuto in un articolo di “divulgazione scientifica” che confrontava due immagini satellitari prese dal sito della National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA), scrivendo:
“Questa sera pubblichiamo il confronto dell’estensione dei ghiacci marini artici tra il 17 aprile 2004 e il 17 aprile 2022. (che è pressoché la stessa – NdA) Questi i dati oggettivi, il resto sono soltanto chiacchiere!”
La cosa mi ha fatto inca***re parecchio perché l’autore ha adottato il più tipico modello di “cherry picking,” ha cioè scelto da un set di dati veri solo quelli che servivano a dimostrare la sua tesi, in questo caso che il riscaldamento globale sia un’invenzione, tralasciando tutto il resto. Ha seguito il procedimento esattamente contrario al metodo scientifico: ha selezionato i dati in modo che si adattassero alla sua teoria, invece che elaborare una teoria sulla base dei dati.
A voler essere buoni, il comportamento dell’autore denota incapacità di interpretare i dati, a pensar male invece (che, come diceva il proverbio…) si è comportato così di proposito, traendo conclusioni false da dati veri.
Quello che però mi preme non è tanto accusare qualcuno, è mostrare come anche chi indossa l’abito del divulgatore scientifico non è sempre una persona affidabile oppure onesta, e che qualunque cosa vediate o leggiate, qualunque, va presa con spirito critico e ragionamento e possibilmente verificata attraverso diverse fonti.
Se volete maggiori informazioni: NOAA – Sea Ice
National Snow and Ice Data Center