Esperimenti con le onde sonore: battimenti

Avrete sentito dire che il suono è un’onda, tanto che spesso si usa il termine “onde sonore”, ma che vuol dire di preciso? Quando parliamo, suoniamo uno strumento o, semplicemente facciamo rumore, comprimiamo l’aria di fronte a noi, che quindi ha localmente una pressione più alta. Questa zona di pressione elevata si propaga finché non raggiunge le orecchie di qualcuno che percepisce quindi il suono. Il movimento di questa variazione delle pressione dell’aria ha una forma matematica precisa, che è quella dell’equazione di un’onda. (Lo stesso vale in qualunque materiale, ma non complichiamoci la vita).

La cosa bella delle onde, non solo quelle sonore, è che ubbidiscono al principio di sovrapposizione: se due funzioni d’onda sono soluzioni dell’equazione d’onda, allora lo è anche la loro somma. In parole povere: la somma di due onde è ancora un’onda. E questo origina un sacco di fenomeni interessanti, tra cui quello dei battimenti, cioè di quella modulazione periodica del volume di un suono che si ha quando si sentono assieme due onde sonore di frequenza molto simile.

Un’esempio è il rumore caratteristico che si sente quando un aereo con due motori a elica ci passa vicino: le eliche girano a frequenze molto simili fra loro, ma non uguali, e la sovrapposizione dei rumori che producono dà un battimento. Insomma è più complicato spiegarlo che farvelo sentire, quindi guardatevi, anzi ascoltatevi il video!

Voti dell’esperimento (da 1 a 5)

Difficoltà:
Costo:
Rischio che qualcosa non funzioni:
Rischio di sporcare o bagnare qualcosa:

Lista della spesa

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