Plastica dal latte

Il latte è un’emulsione, di acqua e grasso, cioè una miscela temporaneamente stabile di due liquidi immiscibili fra loro, come in questo caso.

Il latte però contiene anche delle proteine, come la caseina, che non sono altro che lunghe catene di molecole formate dalla ripetizione di segmenti uguali, che i chimici chiamano polimeri.

La caseina nel latte si dispone in forma di micelle, cioè goccioline con una parte idrofila rivolta verso l’acqua e una parte idrofoba che punta all’interno. Aggiungendo un acido, come l’aceto, la carica elettrica negativa posseduta dalla caseina viene neutralizzata dagli ioni H+ e le micelle, non più respinte elettrostaticamente, si aggregano in ammassi sempre più grandi finché smettono di essere solubili e precipitano, separandosi da un liquido trasparente che si chiama siero.

Le molecole di caseina quindi si legano assieme e se vengono filtrate e seccate formano un materiale plastico, che può essere usato per creare degli oggetti.

Lo stesso processo, effettuato con enzimi anziché con acidi, è alla base della produzione del formaggio mentre, se svolto industrialmente usando formaldeide, origina un materiale plastico chiamato galalite e utilizzato per produrre bottoni.

Voti dell’esperimento (da 1 a 5)

Difficoltà:
Costo:
Rischio che qualcosa non funzioni:
Rischio di sporcare o bagnare qualcosa:

Lista della spesa

  • Bicchieri
  • Garze
  • Passino
  • Formine per biscotti
  • Latte
  • Acquerelli
  • Aceto

Qualcosa da leggere e da ascoltare

Antony Burgess, Arancia Meccanica
Blur, Coffee and TV

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